Nel
1976, Nex aveva acquistato una vecchia casa a
Fénis, nel villaggio Misérègne,
dove ha abitato fino ai suoi ultimi giorni. La scelta di un paese
di fondo valle non era stata casuale in quanto,
come egli stesso diceva: «Fénis
è un paese “baricentrico” rispetto
a tutto il resto della Valle d’Aosta con
una storia molto antica. Da qui è possibile
visitare tutta la Valle rapidamente senza privilegiare
nessuna località. Si tratta di un vero
e proprio turismo di fondo valle, un turismo che
non guarda alla montagna solo come ad una risorsa
da sfruttare ma anche come ad un luogo di cultura».
Ristrutturata curandone
personalmente tutte le parti in legno e ceramica,
Nex della casa diceva: «Una volta ho letto
una frase molto bella di Goethe che affermava
che la casa era il luogo deputato alla Storia,
storia intesa come concatenazione delle vite di
chi ci abita, perché ognuno lascia nella
casa un pezzo della sua esperienza. Anche questa
dove abito è un pezzo di storia popolare,
non è il frutto delle grandi storie, bensì
di storie semplici di povera gente che ha lavorato,
che ha sofferto, che ha “inventato”.
lo sono l'ultimo anello della catena, e sono arrivato
anch'io per lasciare la mia impronta».
Ora la casa, rimasta di proprietà della famiglia a volte viene aperta
per feste e manifestazioni.
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