Nel 1958, grazie ad
una ragazza francese, Monique, apprende la tecnica
della pittura su seta, di cui espone i primi dipinti
in occasione della personale organizzata nell’agosto
del 1961 presso i locali dei Palais des Etats
Généraux, ex CAI, di Piazza Chanoux
ad Aosta.
Dal 16 al 28 marzo 1971
è tra gli artisti che espongono presso
il Circolo della «Famija Piemonteisa»
di Roma, nella collettiva «Les cinq artistes
valdòtains»: sono con lui Franco
Balan, Lucio Bulgarelli, Elsa Martinetti e Cristiano
Nicoletta.
Nel 1975 abbandona l'insegnamento e, l’anno successivo, compra
e comincia a restaurare personalmente l'antica
casa in frazione Rovarey di Fénis in cui,
a partire dal 1978, andrà a vivere.
Dal 30 giugno al 3 settembre
del 1979 l'Amministrazione Regionale della Valle
d'Aosta gli organizza un'importante personale
dal titolo «Mostra di Pitture su seta»
alla Tour de Fromage di Aosta.
Nella tranquilla casa
di Fénis, messa in secondo piano la produzione
di ceramiche, Nex si dedica quasi esclusivamente
ai dipinti su seta, esprimendosi in un eclettismo
tematico che contraddistingue la sua opera: infatti,
pur rimanendo sempre ispirato dal racconto della
vita tradizionale valdostana, non si esime dal
rappresentare, non senza ironia, eventi storici,
episodi agiografici e iconografie religiose. Di
queste ultime fa parte la «Fuga in Egitto
della Sacra Famiglia» che Nex realizza per
il Sanctuaire de la Sainte Famille ad Erésaz
di Émarèse, inaugurato nel 1980
dal Canonico Jean Domaine. Nello stesso anno viene
insignito della cittadinanza onoraria del Comune
di Doues.
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Durante le sue lezioni |